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“Un cantante ha come strumento il corpo solamente” questo potrebbe aver asserito il rinomato maestro di canto Manuel Garcia (autore de “Il trattato completo dell’arte del canto” Ricordi, 1842) e non è sbagliato se ci si limita alla produzione artistica.
Chi però ha avuto modo di utilizzare un qualsiasi strumento, che sia musicale o di lavoro, sa bene che ci sono vari “accessori” che fanno parte del corredo dello strumento stesso, come ad esempio per il sassofono la copertura dell’imboccatura, la custodia, il laccetto per sorreggerlo fino ad arrivare ai vari panni per la pulizia.
La risposta è: certamente ma perché non semplificarsi la vita se c’è modo di farlo?
Alla luce di questo, una seconda domanda sorge spontanea: esistono accessori per lo strumento voce?
Per chi ha avuto modo di frequentare il foniatra Dr. Franco Fussi sa che esistono dei dispositivi che permettono un corretto allenamento della voce, sia dal punto di vista muscolare (diaframma e muscoli intercostali) sia per la pressione sottoglottica che si viene a creare durante l’emissione sonora come ad esempio la Pocket mask, utilizzata dal personale medico per la rianimazione .
Ci sono poi altri strumenti che consentono un rafforzamento della muscolatura respiratoria. A tal proposito è importante una precisazione:
L’apparato respiratorio è una struttura anatomica adatta alla respirazione, presente sia nelle piante che negli animali.
Negli animali terrestri la superficie respiratoria è situata all’interno, ed è costituita, in particolar modo nei tetrapodi, dalle vie aeree, dai polmoni e da eventuali annessi come i sacchi aeriferi. L’apparato respiratorio permette gli scambi gassosi di ossigeno ed anidride carbonica attraverso l’emoglobina negli eritrociti del sangue secondo un processo chiamato ematosi. Lo scambio dei gas avviene in piccoli sacchi cavi detti alveoli, nei mammiferi e nei rettili, e atri negli uccelli.
[Fonte: Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Apparato_respiratorio]
Molto importante è anche ricordare che la muscolatura che permette l’inspirazione e l’espirazione è composta principalmente da due diverse strutture muscolari: il diaframma e i muscoli intercostali. La “collaborazione” di queste due strutture muscolari principali permette la creazione di una despressione che consente all’aria, per differenza di pressione, di essere richiamata all’interno dei polmoni dove avviene lo scambio gassoso dell’ossigeno e dell’anidride carbonica, quest’ultima espulsa successivamente nell’atto di espirazione.
Proprio l’espirazione entra in gioco nella produzione del suono, quando l’aria passa attraverso le corde vocali e successivamente della voce, quando il suono attraversa il tratto vocale che va da immediatamente dopo le corde fino alle labbra.
Per un ben più approfondito studio dell’argomento, si rimanda alle pubblicazioni di riferimento.
Si deduce quindi che le strutture muscolari hanno un importantissimo ruolo nella regolazione del flusso aereo che genera la voce, pertanto è logico pensare che l’allenamento (corretto) di tali muscoli può essere di aiuto nella produzione vocale a livello professionale.
Quando non ci siano problemi fisiologici pregressi o errori di tecnica vocale, un costante allenamento può essere di grande aiuto per sostenere le prestazioni canore (e non solo, ma anche oratorie!).
Le pratiche di meditazione orientale hanno per millenni studiato la respirazione e l’uso che se ne può fare, per molti motivi, fra cui in primis il rilassamento e la concentrazione che, guarda caso, sono importantissimi per il cantante lirico.
(Un testo che mi sento di consigliare assolutamente è “Pranayama. La dinamica del respiro” di André Van Lysebeth edito Astrolabio ma, come ampiamente spiegato nelle prime pagine, va considerato un testo di studio “teorico” che necessita, per essere messo in pratica, di una guida a livello professionale).
L’allenamento isometrico [“La ginnastica isometrica è quel tipo di ginnastica atto a favorire la contrazione muscolare, senza movimento, allo scopo di potenziare il muscolo.” fonte Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Contrazione_isometrica] può essere di grande aiuto nel rafforzamento dei muscoli senza che essi si irrigidiscano, andando a creare tensioni, spesso accessorie, deleterie per la tenuta e resistenza della prestazione canora.
A tal proposito quindi, l’utilizzo di dispositivi di allenamento può essere di grande aiuto per potenziare correttamente i muscoli in maniera “positiva”.
Al contrario di quanto si possa pensare, non si allena l’espirazione ma solamente l’inspirazione. L’atto espiratorio giova del controllo muscolare acquisito tramite un corretto allenamento della fase inspiratoria.
Ne voglio elencare alcuni, senza nessuna velleità di essere esaustivo e con la continua raccomandazione di consultare esperti che possano guidare al corretto uso degli stessi:
Con l’imboccatura simile ad un boccaglio per lo snorkeling, permette tramite una ghiera di regolare il flusso dell’aria permettendo di adattare lo sforzo inspiratorio al proprio livello di allenamento
All’apparenza un simpatico giocattolo, permette di comprendere la capacità inspiratoria e di allenare, con un corretto uso, la stessa.
Un altro dispositivo per l’allenamento dei muscoli inspiratori.
Simile ai precedenti, ha l’apparente vantaggio di rimuovere il muco dalle vie respiratorie (tale funzionalità non è stata provata da me medesimo e quindi non lo raccomando per tale scopo).
Infine uno strumento particolarmente interessante per allenare l’orecchio e che promette di far fare esercizi di riscaldamento prima di una prestazione sonora.
Gli strumentisti, come quello dell’immagine qui a lato, utilizzano anche strumenti esterni come ad esempio la cinta Berp.
E per finire, per gli amanti della tecnologia, mi sento di prendere in considerazione un nuovissimo dispositivo Smart, l’Airofit, che promette di essere un allenatore del fiato con la possibilità di connessione ad uno smartphone con la relativa APP per mostrare i dati del proprio allenamento, per essere ancora una volta Artisti della nuova era.
Un cantante professionista si differenzia dall’amatore per quanto tempo investe nell’allenamento vocale e nello studio.
Ogni artista ha una storia a sé, pertanto è difficile pensare ad una routine standard per la preparazione tantomeno è indispensabile usare strumenti esterni, lo studio può essere fatto senza l’ausilio di apparati diversi da quello fornito da madre natura però trovare nuovi stimoli per andare oltre l’ordinario, il pensare oltre (think beyond) a noi tanto caro, è una buona chiave per essere sempre avanti.
Buono studio e buona ricerca!
Dopo essersi premuniti di un cronometro o anche di un semplice orologio, bisogna immettere aria nei polmoni attraverso una inspirazione più completa possibile (vi rimando ad un articolo semplice ma molto chiaro che spiega questa tipologia di respirazione https://www.greenme.it/vivere/salute-e-benessere/respirazione-yoga-completa/).
Senza trattenere il fiato, iniziare l’emissione con la lingua immediatamente dietro gli incisivi serrati, labbra aperte come a formare una “A”, emettendo un leggerissimo sibilo come una “S” sorda. L’obiettivo minimo è raggiungere i 45 secondi per poi arrivare oltre. Stare sotto i 45 secondi vuol dire, a parer mio, non avere lo strumento “corpo” pronto per una corretta prestazione vocale.
31/08/2021
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