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1° gennaio 2022: obbligatoria la fatturazione elettronica anche per i regimi forfettari o dei minimi?

La proposta di proroga del Regime Forfettario e l’applicazione dell’obbligo di fatturazione elettronica è un argomento molto caldo in questi giorni, che interessa cantanti lirici e non solo che fino ad oggi si sono sentiti tranquilli di poter emettere fatture alla vecchia maniera, ovvero non elettroniche.

Avevamo già spiegato alcune informazioni qui: fatturazione elettronica

Premessa sul Regime forfettario

Andando per ordine, innanzitutto per l’anno 2022 si riconferma la possibilità di aprire una Partita IVA a regime forfettario, purché si abbiano i requisiti e non ci si trovi all’interno delle cause di esclusione previste.

Il regime forfettario è l’unico regime fiscale agevolato attualmente disponibile in Italia. Confermato con la legge di stabilità del 2018, garantisce un’aliquota molto conveniente del 15% sull’imponibile. Inoltre, l’imposta è ridotta al 5% per i primi cinque anni per chi avvia una nuova attività. Il vecchio regime dei minimi è da considerarsi abrogato, ma rimane comunque valido per i titolari di partita IVA che lo hanno scelto entro il 2015.

La fatturazione elettronica per il Regime forfettario 

Premesso tutto ciò, veniamo alla notizia sulla fatturazione elettronica: l’Italia ha chiesto all’Unione Europea di essere autorizzata a prorogare l’obbligo di fatturazione elettronica fino al 31 dicembre 2024.

Un momento: abbiamo detto proprio PROROGARE L’OBBLIGO?

Ebbene sì, l’Italia ha chiesto di poter continuare a obbligare i detentori di Partita IVA ad emettere le fatture in modalità elettronica fino a fine 2024. Se l’Unione Europea non dovesse accettare la proroga, dal 1° gennaio 2022 le fatture elettroniche NON dovrebbero più essere emesse, ma si tornerebbe al vecchio sistema delle fatture “manuali”.

Un’altra richiesta dell’Italia è stata quella di estendere l’obbligo di fatturazione elettronica ai forfettari e agli altri soggetti finora esonerati.

Il primo ok sulle nuove regole è arrivato, manca la decisione finale del Consiglio UE.

E con le fatture elettroniche cosa succederà?

Cosa succederà se l’UE dovesse approvare queste richieste? Non si potranno più fare le fatture manualmente, questo è il primo dato importante, determinando la fine della gestione casuale della situazione finanziaria del cantante professionista: fin qui una buona notizia, fidatevi.

Innanzitutto bisognerà quindi dotarsi di un Codice destinatario, che si ottiene aderendo ad una piattaforma che gestisce le fatture elettroniche (io consiglio caldamente Fatture in Cloud). Una volta ultimata la registrazione, vi verrà comunicato il Codice che è unico per tutti coloro che aderiscono al vostro stesso sistema (ad es.: Fatture in Cloud ha il codice M5UXCR1), l’assegnazione delle fatture a voi avverrà in automatico grazie al Codice Fiscale e alla Partita IVA.

Sostanzialmente emetterete le fatture attraverso questo nuovo sistema.

Dovrete inserire innanzitutto i Clienti (nel vostro caso gli Organizzatori che vi devono pagare) nella rubrica del portale (tenete sotto mano tutti i dati e i codici menzionati precedentemente).

ATTENZIONE: la fatturazione elettronica prevede una distinzione fra fatture a privati/professionisti/aziende e Pubblica amministrazione, fate molta attenzione alla distinzione!!!

Poi dovrete impostare l’aliquota IVA che nel caso degli artisti lirici è del 10% (anche se in regime forfettario non viene applicata, consiglio di impostarla).

Fatto questo è ora di emettere la prima fattura!

Fortunatamente ci viene incontro la tecnologia così da avere le fatture numerate progressivamente senza rischio di errore.

ATTENZIONE: se create una fattura, quindi generate una numerazione, avete 12 giorni per inviarla altrimenti se superate tale scadenza, verrete multati e anche in maniera molto salata!!!

Dovrete scegliere anche i metodi di pagamento, nella stragrande maggioranza dei casi bonifico, quindi inserite l’IBAN relativo al conto dove volete essere pagati (avete un solo conto corrente? Se mi scrivete vi spiego cosa converrebbe fare: marco.frusoni@artscom.it).

Scelto il Cliente, dovrete inserire l’importo (IMPONIBILE).

Il sistema normalmente fa i calcoli da solo tranne purtroppo per le aliquote, non le calcolerà da solo, pertanto dovrete comunque affidarvi ad un calcolo esterno e mentre per l’exENPALS il calcolo è molto semplice (IMPONIBILE / 100 x 9,19), per gli altri contributi il calcolo è assai più complesso e quindi vi esorto a contattare il vostro commercialista o scrivere a noi di ArtsCom (segreteria@artscom.it) sapremo aiutarvi. C’è anche www.meopera.com per fare i conteggi corretti, iscrivetevi, il primo mese è gratuito!

Mi raccomando ricontrollate che il Codice destinatario e il Codice Univoco Ufficio o in alcuni casi il Codice Identificativo della Gara siano corretti.

Poi arriva la fase cruciale: avete inserito tutti i dati correttamente e ora dovete inviare la fattura e… sorpresa… la fattura non la inviate direttamente all’Organizzatore ma allo Sdi (Sistema di interscambio dell’Agenzia delle Entrate) che farà tutti i controlli del caso e se riterrà la fattura corretta, la inoltrerà al Destinatario. Anche qui la tecnologia ci viene incontro perché molti controlli li fa a monte dell’invio allo Sdi, quindi c’è ampio modo di correggere eventuali inesattezze. Se lo Sdi la rifiuta, vi verrà notificato con le indicazioni su come correggere la fattura e riemetterla.

Consiglio: inviare comunque una copia “di cortesia” all’indirizzo email dell’amministrazione dell’ufficio paghe/amministrativo dell’Organizzatore.

Il costo?

Alcune piattaforme hanno trattamenti di favore per le partite IVA a regime forfettario che aderiscono al primo anno ma diciamo che in linea di massima il costo può aggirarsi mediamente intorno ai 120 euro all’anno.

Consigli finali

Che passi o non passi l’obbligo di fatturazione elettronica per gli artisti che abbiano aderito al regime forfettario, dotarsi di un software che gestisca le fatture è comunque buona prassi.

Nel caso non ci sarà obbligo, si può optare per il sistema di fatturazione specializzata per gli artisti lirici di meOpera al costo di € 9,99 ivati al mese (www.meopera.com) che offre anche molti altri strumenti di gestione e che è in continua evoluzione (nel corrente sviluppo di nuove funzioni c’è anche quella di emettere fatture elettroniche comprese nel prezzo!).

Nel secondo caso, consiglio il sistema Fatture in Cloud che fino al 9/01/2022 prevede un anno intero di servizio gratuito. Per iscriversi si può utilizzare questo link o cliccando sul banner qui sotto.



Marco Frusoni CEO & FOUNDER of ArtsCom

Marco Frusoni
CEO & FOUNDER ARTSCOM

13/12/2021

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